giovedì 17 novembre 2011

A spasso in bici tra campi e arte per i paesi dell’Oltreadda

L’idea è di quelle originali e accattivanti al tempo stesso, i fondi sono già stati trovati, ora bisogna solo mettere in pratica il tutto. Il progetto “Bike_4art” promosso dalla Provincia di Lodi assieme ai comuni di Corte Palasio, Boffalora e Abbadia Cerreto sta per arrivare finalmente alla progettazione esecutiva. Si tratta di un percorso ciclabile che toccherà i tre paesi coinvolti e che avrà sul proprio tragitto quattro diverse stazioni, composte da una rastrelliera bike-sharing (per la condivisione di biciclette elettriche) e da servizi igienici. Ogni stazione verrà realizzata con una particolare coreografia artistica rappresentante i diversi elementi naturali: fuoco, acqua, terra e luce. L’opera, dell’importo totale di circa 300mila euro, verrà finanziata al 90 per cento da Regione Lombardia, con l’Unione dei Comuni Oltreadda (espressione di Corte Palasio e Abbadia Cerreto) che in una delle ultime assemblee dell’estate scorsa aveva scelto di diventare ente capofila del progetto: «Avevamo deciso di occuparcene direttamente per i problemi legati al patto di stabilità della Provincia di Lodi - spiega il sindaco di Corte Palasio, nonché presidente dell’Unione, Marco Stabilini -. Questo lavoro è un’espressione di più realtà che metterà al servizio del territorio una struttura di altissima valenza culturale e artistica. Ora siamo giunti a siglare una convenzione con il Politecnico di Milano per la progettazione definitiva e esecutiva di questa opera». Il lavoro svolto dall’Ateneo milanese avrà un costo complessivo di 24mila euro, 20 per la progettazione vera e proprio mentre il restante importo è rappresentato dall’Iva (il 20 per cento da versare al momento della stipula del contratto e l’80 per cento in soluzione unica entro 30 giorni dalla consegna degli elaborati): «Abbiamo stipulato questa convenzione e speriamo di giungere alla conclusione della prima fase - continua Stabilini -. Il lavoro del Politecnico dovrebbe durare un paio di mesi, dopodiché potremo partire con l’appalto e poi con i lavori».Fonte: Il Cittadino

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