lunedì 17 ottobre 2011

Lodi - I ciclisti sognano una Lodi “a due ruote”

Una Lodi a misura di bicicletta: è così che sognano il capoluogo Pina Spagnolello, presidente del gruppo Ciclodi Fiab e il sindaco Lorenzo Guerini che intende trasformare in questo senso la città.Di quanto Lodi e il territorio siano “vivibili” da chi va in bici, si è parlato sabato mattina nel corso del convegno di Ciclodi Fiab, tenutosi in sala Carlo Rivolta e aperto con la consegna, da parte dei ciclisti lodigiani del “Libro verde per la promozione di una viabilità ciclistica”, realizzato con le segnalazioni e i suggerimenti di chi si muove in città solo in bici. Dopo l’intervento di saluto del primo cittadino Guerini, che ha ricordato come la vivibilità di una città passi anche e soprattutto per il rispetto di regole condivise, al tavolo degli oratori della sala Rivolta si sono dati il turno il climatologo Stefano Caserini che ha mostrato come nella sostanza poco sia stato fatto dal 2001 a oggi per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo: «Rispetto a dieci anni fa siamo più consapevoli e questo - ha scherzato - è un bel vantaggio rispetto ai dinosauri: quando ci estingueremo almeno sapremo perché». A seguire sono intervenuti Gabriele Marazzi e Marco Raimondi Cominesi, due giovani neolaureati, la cui tesi ha avuto per oggetto il modo in cui la città di Lodi viene vissuta dai ciclisti; meno teorici e speculativi e più concreti, seppur tristemente, sono stati i numeri presentati da Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza Fiab, che ha presentato i dati raccolti di recente dall’Osservatorio Utenze Deboli su Milano e provincia. Lì l’obiettivo di dimezzare il numero di incidenti dal 2000 al 2010 è stato mancato: il capoluogo lombardo si è fermato a -42 per cento. «A Lodi, dove pure i numeri non sono comparabili la diminuzione in 10 anni è stata del 22 per cento»; una situazione confermata dal comandante della polizia locale Salvatore Miccicchè che ha mostrato la situazione dei sinistri sulle nostre strade: «Nel 2009 gli incidenti totali sono stati 281e 238 nel 2010: il dato del primo semestre di quest’anno è del tutto in linea: 119».Problemi parzialmente risolvibili con una segnaletica e una politica efficace, come mostrato dal Mobility manager Marco Passigato, che ha mostrato quali soluzioni sono state trovate da altre città e come auspicato, nei due interventi conclusivi da Emanuele Arensi, consigliere provinciale intervenuto a nome dell’assessore Nancy Capezzera, e dall’assessore lodigiano all’ecologia Simone Uggetti. «Siamo del tutto consapevoli del fatto che esiste un problema legato alla manutenzione delle ciclabili e per questo la Provincia ha stanziato 200mila euro per la mobilità delle biciclette- ha detto Arensi-. Oltre a questo ci sono altri progetti in via di definizione, come l’inserimento nel progetto Terre D’oltre Adda di “bici box” stazioni di bikesharing attrezzate». Anche a Lodi presto vedranno la luce alcune novità per i ciclisti: «La bicistazione - ha detto Uggetti- sarà operativa nei primi mesi del 2012, nei pressi della stazione e potrà ospitare più di 100 biciclette e la ciclofficina, che sorgerà al posto della fontana tra via Fascetti e viale Pavia: una struttura che consentirà riparazioni e manutenzione oltre che la custodia delle biciclette».Fonte: Il Cittadino

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