giovedì 18 giugno 2009

Bike Sharing " Vittime dei Vandali

Rubate o danneggiate molte delle 24 bici a noleggio
Se San Donato nel 2006 aveva precorso i tempi, mettendo a disposizione dei cittadini 24 biciclette a noleggio, distribuite in sei punti strategici della città, a distanza di tre anni alcuni mezzi sono stati rubati, altri sono finiti nel mirino dei vandali. Mezzi non più fiammanti, che attendono di essere sostituiti e reintegrati, nell’ambito di un servizio di “bike sharing”, che conta comunque su un centinaio di utenti che di anno in anno hanno rinnovato la chiavetta che consente di salire sul sellino quando ce n’è bisogno. Dopo il lancio in grande stile, e l’entusiasmo iniziale di alcuni sandonatesi che non si erano fatti sfuggire quella che era stata una novità assoluta, pare che le migliori prospettive di potenziamento siano in parte naufragate. Basta recarsi in una delle rastrelliere che ospitano le “bici in affitto” (disposte nelle vie Morandi, Libertà, Alfonsine, Bobbio, Parri, e in piazza della Pieve), per notare che intraprendenti teppisti se la sono presa con le bici, intorno a cui gravita un servizio simile a quello che ha ormai preso piede alla grande nella vicina metropoli. La manutenzione e la gestione, spetta ai gestori della stazione di biciclette, i quali spiegano: «Noi provvediamo a ripararle e a tenerle in ordine, sebbene in effetti alcune siano ormai sgangherate per gli atti vandalici e andrebbero forse sostituite, altre invece sono state oggetto di furto. In ogni caso i rinnovi degli abbonamenti vengono effettuati, anche se non ci rendiamo poi conto di quanto in effetti siano utilizzate. Probabilmente questo progetto su San Donato ha raggiunto la sua massima portata». Qualcuna in circolazione se ne vede, e i furti erano forse anche già stati messi in conto, ma nel complesso sono ben pochi i nuovi pionieri che, così come si presenta, possono essere attratti da questa possibilità. Come previsto con uno stanziamento nel bilancio di previsione del comune, avrà invece più fortuna la stazione biciclette, che non solo rappresenta ormai un punto di riferimento anche per chi proviene da fuori, ma si avvia a crescere, grazie a spazi che consentiranno maggiore agio per le molteplici attività, anche di carattere informativo e culturale. Dal noleggio alla riparazione, fino a formule di convenzione con le aziende, in un banco che è anche formativo, con eventi e gare benefiche totalmente giocate sull’abilità nel rimettere a nuovo vecchi catorci, per poi rivenderli in aste solidali. Per questo progetto che era nato riscuotendo curiosità a livello nazionale il bilancio è positivo, mentre per le due ruote che in sei quartieri della città attendono utenti occorrerebbe forse effettuare qualche investimento teso a rimettere in sesto il parco mezzi. Giulia Cerboni (fonte il cittadino)

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