«Un percorso ciclopedonale da Rogoredo a San Donato sul tracciato ferroviario abbandonato da tempo». Ad annunciarlo domenica mattina è stato Pietro Mezzi, ex sindaco di Melegnano ed oggi assessore provinciale al territorio a palazzo isimbardi, che per illustrare il progetto ha scelto la seconda “Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate”. Nella mattinata di domenica infatti, guidati proprio da Mezzi, un gruppo di cicloamatori è partito da Melegnano alla volta di Chiaravalle. Ma nell’abbazia alle porte di Milano si sono radunati anche decine di ciclisti provenienti da Peschiera Borromeo e Milano, Paullo e Segrate per un’iniziativa organizzata dall’assessorato provinciale al territorio in collaborazione con le associazioni Fiab, Paullo che pedala, Segrate ciclabile, l’Abici di Melegnano e Ciclostinati-Peschiera. Dopo il pranzo preparato dai monaci a base di prodotti locali e servito tra le suggestive mura del refettorio dell’abbazia, Mezzi ha presentato ai circa 130 presenti il progetto di riutilizzo del tracciato di ferrovia tra Rogoredo e Poasco, che risulta abbandonato da tempo: «La Provincia di Milano - ha spiegato Mezzi - ha individuato la possibilità di trasformarlo in un tratto ciclopedonale da inserire nel suo piano strategico Mibici, che disegna una rete complessiva di percorsi su tutto il territorio provinciale. In tal modo, il progetto sull’ex ferrovia diventerebbe il primo tratto di un percorso ciclopedonale per collegare Chiaravalle e Mirasole, due tra le abbazie più belle del Sudmilano». Per far ciò, nel 2008 Mezzi ha avviato un contatto con Rfi per ottenere la disponibilità del sedime ferroviario. «E le Ferrovie ci hanno dato la loro disponibilità a cedere il terreno - ha chiarito Mezzi -, si presume in diritto di superficie. Stiamo dunque lavorando ad un accordo di programma che coinvolga palazzo Isimbardi, i comuni di Milano, San Donato e Opera, Rfi, Parco Sud e società Milano-Serravalle, che realizzerebbe il percorso ciclopedonale per collegarlo alle piste ciclabili costruite lungo le tangenziali est e ovest. Da parte sua - ha concluso Mezzi -, la Provincia si accollerebbe l’onere dell’acquisto, per cui abbiamo già stanziato un milione di euro nel piano triennale delle opere pubbliche 2009-2011».Stefano Cornalba
fonte: il cittadino
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