Eccovi quindi gli aggiornamenti sul tema piste ciclabili di San Donato:
Il 23 novembre abbiamo consegnato direttamente nelle mani del sindaco le copie delle 1.445 firme a sostegno della petizione.
Le firme originali, invece, sono state depositate in Comune presso l’Ufficio Protocollo in data 26 novembre.
Dietro nostra richiesta ufficiale, il 5 dicembre il Sindaco ha incontrato una delegazione di otto cittadini, che hanno di nuovo ribadito la richieste principali:
- ripristinare la pista ciclabile cancellata in Viale De Gasperi;
- sospendere gli annunciati lavori di eliminazione di altri tratti ciclabili;
- studiare assieme eventuali interventi da realizzare in futuro per migliorare la “maglia ciclabile” sandonatese.
A queste proposte, il Sindaco ha risposto che:
- sono state consegnate quasi 1.500 firme, ma in Comune sono giunti tantissimi messaggi di sostegno dell’Amministrazione, a favore della cancellazione;
- con le prossime asfaltature, l’amministrazione procederà ad eliminare totalmente la pista ciclabile di Viale De Gasperi;
- saranno investite delle risorse economiche per nuove piste ciclabili;
- saranno allargati i marciapiedi che corrono a fianco di Viale De Gasperi, dedicando dello spazio specifico per le biciclette;
- il Comune è disponibile a ricevere suggerimenti da esperti del settore per gli interventi futuri.
In sostanza, il Sindaco ha detto NO a tutte le nostre richieste, offrendo solo una disponibilità di massima al dialogo per quanto riguarderà le scelte future.
Il fatto particolarmente negativo è che lo Statuto comunale prevede all’Art. 44 che “le istanze, petizioni e proposte sottoscritte da almeno 300 residenti maggiorenni … sono sottoposte dal Sindaco, entro 30 gironi dal ricevimento, al competente organo che deve adottare, sulle stesse, motivata decisione, la quale deve essere comunicata a tutti i presentatori della proposta o ad un loro rappresentante”. Sono già passati più di 40 giorni e nessuno di noi ha ricevuto alcuna comunicazione.
Credo che all’annuncio delle nuove asfaltature, dovremmo ancora una volta farci sentire e dimostrare tutta la nostra contrarietà verso queste assurde scelte dell’Amministrazione.
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