Piste ciclabili, aree di sosta e piantumazioni: i percorsi di fiume prendono quota, progetto da 1 milione 400mila euro. Al via gli interventi per valorizzare gli argini di Po, Adda e Lambro. Cento chilometri per pedalare nel verde, in compagnia di Adda, Po e
Lambro. Un “percorso di fiume” che sarà a disposizione dei lodigiani,
dei loro vicini di casa e, perché no, di tutti i turisti e pellegrini in
arrivo dall’estero. Il progetto è stato presentato ieri mattina da
Regione Lombardia, Provincia di Lodi e Aipo: l’anno scorso i tre
protagonisti avevano siglato una convenzione provvisoria per la
concessione dell’argine del Po alla Provincia; oggi la convenzione non è
più temporanea, palazzo San Cristoforo ha deciso di assumersi tutta la
responsabilità sugli argini, provvedendo - insieme agli altri soggetti -
alla loro messa in sicurezza e alla loro valorizzazione. Un progetto
dal costo complessivo di 1 milione 400mila euro che può sfruttare un
contributo regionale di 578mila euro.«Siamo soddisfatti del risultato -
afferma il presidente Pietro Foroni -, si tratta di un percorso che
s’inserisce nel bando del Po in vista dell’Expo, è prevista una rete di
piste bianche in grado di sostenere il turismo del territorio».
L’assessore Nancy Capezzera ha spiegato che il lungo tragitto
ciclopedonale sarà provvisto di aree attrezzate per la sosta, nuove
piantumazioni e segnaletica.Come puntualizzato da Giuliana Cornelio
dello Ster, il progetto si sposa perfettamente con il “percorso dei
colatori”, che coinvolge Mortizza -Allacciante - Gandiolo; realizzato da
Aipo e Consorzio Muzza, prevede un investimento da 4 milioni di euro,
che provengono da finanziamenti per la difesa del suolo.«È un’idea che
nasce dal buon senso - commenta l’assessore regionale Daniele Belotti -,
speriamo che possa dare qualcosa in più al Lodigiano, soprattutto dal
punto di vista turistico. È possibile pensare, grazie a questa
struttura, che qualcuno arrivi dai Paesi europei in Lombardia per farsi
un giro in bicicletta sul Po e sull’Adda». Belotti ha ricordato che la
manutenzione degli argini spetterà all’Aipo, un’operazione che per
l’anno 2011-2012 richiederà un investimento di circa 600mila euro.Il
vice governatore Andrea Gibelli ha ribadito qual è il punto di forza del
Lodigiano: la sua centralità rispetto alle principali vie di
comunicazione. Dal suo punto di vista, l’importante è ragionare in
prospettiva, varcando i confini della provincia e realizzando un
progetto di ampio respiro che non si dimentichi di valorizzare la via
Francigena e il turismo religioso. Soprattutto in vista dell’Expo 2015:
«Il Lodigiano può diventare una croce di interscambio - afferma -,
attraverso una progettazione sovraprovinciale dei percorsi di fiume. Una
sfida che fino a questo momento è sempre rimasta sulla carta e che
finalmente siamo riusciti a tradurre nella pratica, mentre in passato ci
si accontentava di manifesti e slogan, adesso Guerini e Felissari si
divertono a fare i “Renzi” della Bassa».Gli interventi lungo gli argini
dovrebbero concludersi entro il 2013, tutti sono d’accordo sulla sfida
del futuro: far conoscere le bellezze lombarde anche fuori dallo
Stivale.Fonte: Il Cittadino
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