BIKESHARING: CON I REFERENDUM, OBIETTIVO 10.000 BICI ENTRO IL 2012
Dichiarazione di Marco Cappato, Edoardo Croci e Enrico Fedrighini, fondatori del Comitato referendario Milanosìmuove
Milano, 24 agosto 2010
La fase 2 del bike sharing a Milano partirà nettamente ridimensionata. Nonostante il grande favore dei cittadini per le biciclette pubbliche, saranno aggiunte meno della metà delle nuove bici inizialmente programmate.
A questo punto, riteniamo che sia proprio il consenso dei milanesi la risorsa determinante per realizzare quel salto di qualità del servizio di bike sharing che invece la politica non può o non vuole realizzare.
Vogliamo ricordare infatti che il primo referendum, quello per dimezzare il traffico e le emissioni, prevede tra le altre misure “l’estensione sull’intero territorio cittadino del servizio di bike sharing, raggiungendo 10.000 bici entro il 2012“.
Chi sostiene tale obiettivo, può firmare i referendum anche in questi giorni, in particolare presso gli uffici comunali e i Consigli di zona.
Milano, 24 agosto 2010
La fase 2 del bike sharing a Milano partirà nettamente ridimensionata. Nonostante il grande favore dei cittadini per le biciclette pubbliche, saranno aggiunte meno della metà delle nuove bici inizialmente programmate.
A questo punto, riteniamo che sia proprio il consenso dei milanesi la risorsa determinante per realizzare quel salto di qualità del servizio di bike sharing che invece la politica non può o non vuole realizzare.
Vogliamo ricordare infatti che il primo referendum, quello per dimezzare il traffico e le emissioni, prevede tra le altre misure “l’estensione sull’intero territorio cittadino del servizio di bike sharing, raggiungendo 10.000 bici entro il 2012“.
Chi sostiene tale obiettivo, può firmare i referendum anche in questi giorni, in particolare presso gli uffici comunali e i Consigli di zona.
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