sabato 7 agosto 2010

Niente più multe a chi va in bici sugli argini del fiume Po

UNA CONVENZIONE firmata tra Provincia di Lodi, Regione Lombardia e Agenzia interregionale per il Po (Aipo) ha dato il via libera - dopo mesi di roventi polemiche - all’utilizzo degli argini del fiume Po come ciclovie. Il primo caso in tutta la Lombardia, quello della convenzione di durata annuale siglato ieri mattina nella sede della Provincia di Lodi, che rivoluziona le norme fino a oggi in vigore che vietavano il transito sulle sommità arginali a chiunque non fosse in possesso di una regolare concessione. Da ieri, invece, sull’argine maestro del fiume Po e sui tratti lungo i fiumi Adda e Lambro sarà consentito l’accesso e il transito a pedoni e biciclette, con l’obiettivo di potenziare l’attrattiva turistica di questi splendidi luoghi.

A SIGLARE l’accordo ieri c’erano il presidente della Provincia Pietro Foroni, il direttore dell’Aipo Luigi Fortunato, l’assessore regionale al Territorio e all’urbanistica Daniele Belotti e il vicegovernatore lombardo, l’onorevole lodigiano Andrea Gibelli. Presenti in sala anche i sindaci dei comuni interessati dalla nuova convenzione. «Sono orgoglioso di sottoscrivere questa convenzione — ha dichiarato il Presidente Pietro Foroni — Il lavoro era iniziato ad aprile ed è stato condotto in silenzio, fino al risultato di oggi. Il divieto di transito per pedoni e e ciclisti dal nostro punto di vista doveva essere rivisto. Il Po è un’importante attrattiva e scelta strategica in vista dell’Expò 2015. L’Amministrazione provinciale partecipa assumendosi gli oneri rappresentativi, ponendo Lodi in prima fila per quanto riguarda le iniziative. Non eravamo obbligati a far questo accordo, è stata una nostra scelta. I fiumi rappresentano un punto cardine del territorio sui quali occorre investire all’interno del sistema di organizzazione territoriale».
Riguardo la valorizzazione del territorio e sull’importanza della convenzione come punto di riqualificazione del Lodigiano, si è espresso anche l’assessore regionale Daniele Belotti: «Il punto fondamentale consiste nel valorizzare al meglio il Lodigiano, sperando che questo modello venga esportato a tutti gli argini lombardi. La collaborazione è stata molto proficua e l’augurio è che quest’iniziativa abbia un grande successo».

IL RAPPORTO di collaborazione tra Aipo, Provincia di Lodi e Regione, prevede che l’Aipo provveda secondo le proprie disponibilità di bilancio a garantire la manutenzione degli argini, la Provincia assicuri la sicurezza e la tutela dei fruitori delle ciclovie (assumendosi le responsabilità sul transito sulla sommità arginale per eventuali cause intentate da pedoni o ciclisti feriti in incidenti). Tutti e tre i firmatari entro 60 giorni si impegnano a presentare una cartografia nella quale vengono evidenziati i tratti degli argini interessati dalla convenzione. Ottimista l’onorevole Gibelli: «Questa è una sfida che nasce dal basso, dalla volontà del cittadino di riconoscersi in un certo territorio. È un momento molto importante per il Lodigiano e ci sono grandissime prospettive per il futuro».

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